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Oratorio

È difficile esprimere a parole ciò che è l’oratorio. Padre Ugo lo apre per aiutare i ragazzi che non può accogliere nelle scuole, preoccupato di salvare le loro anime. Prepara i bambini alla prima comunione, dà loro un piatto di minestra e le divise per la scuola. É un cammino dove si insegnano l’entusiasmo e il sacrificio, a difendere Dio nella vita. L’oratorio nasce nel 1985 con 450 bambini: oggi li oratoriani sono più di 30.000.

Nell’oratorio delle Ande si prega, si canta, si gioca e si mangia.

L’oratorio è un cammino che inizia con la prima comunione. Per tre anni i bambini fanno parte dell’oratorio minore in cui imparano a stare insieme in sana allegria, apprendono il catechismo ed iniziano ad aiutare con lavori semplici i più poveri (portare viveri, pulire la casa, raccogliere la legna). Dopo questo periodo ricevono la Santa cresima ed entrano a far parte dell’oratorio maggiore. L’impegno più serio è fare la carità ai più poveri, costruendo loro la casa. Ogni anno vengono costruite circa 200 case. Per poter comprare i materiali è iniziata l’avventura dei rifugi sulla cordigliera bianca dove gli oratoriani ne hanno costruiti tre. 

Nelle vacanze di gennaio, febbraio e marzo, si dà agli oratoriani la possibilità di lavorare ricevendo una ricompensa in viveri e in denaro: i ragazzi si dedicano alla forestazione e le bambine al lavoro di cucito e ricamo assistite dalle loro catechiste. L’oratorio è come un fiume di ragazzi formato da piccoli affluenti che scendono cantando per la cordigliera.