La mia fatica tra le fila dell’omg (come io la sento) potrei sintetizzarla così: riuscire a far capire la libertà di muoversi attraverso questi grovigli di:
“regole, rispetto, accettazione degli gli altri, quel che capisco io, bugie e verità, apparenze e sostanza, fede e imbroglio, luce e buio, voler aver ragione, saper perdere”
Eccomi, ad una descrizione di ACONFESSIONALITA’ o “dal buio al vangelo” o “scommessa su Dio” Allora a volte ci si è posti questa domanda “dove porta questo cammino? soprattutto nei momenti difficili. E abbiamo ascoltato dentro e fuori di noi queste domande: “Vale la pena fare queste cose per i poveri se poi non si vedono i risultati di questo affanno per loro, se essi diventano più egoisti? vale la pena fare questo cammino e non essere capiti dai genitori all’inizio e poi non capiti o traditi o abbandonati dai compagni di viaggio, dagli amici? “
“Vale la pena fare questo cammino controcorrente, con il sentore che la corrente è sempre più contraria?”
È nel farci queste domande che si scopre man mano ciò che pensa il mondo. Ci si trova spiazzati dalle varie obiezioni. Ci sentiamo sempre più tentati di aggrapparci alle sicurezze e comodità del mondo. Mentre siamo catturati dall’onda frenetica del progresso. Ecco le voci della corrente: “sei matto? è inutile fare fatica, non cambierai tu il mondo, pensa alla tua famiglia” E ancora peggio: “è tutto un imbroglio, un gioco senza senso, nessuno ci guida. Siamo tutti fiume e non c’è meta. Morirai nel fiume”
* Queste voci sono a tratti così violente che ti tolgono il respiro. Allora il tuo “fare per i poveri” ti appare un imbroglio e non solo una cosa inutile, ma anche una mancanza del tuo dovere. Ti viene da piangere. Eccoti inguaiato, eccoti al buio. Se ti sei già sentito così nei guai e al buio, ascoltami…tu sei proprio nel bel mezzo della vita, di chi ha perso la bussola, forse di chi ha perso Dio… Fermati riposati…Fai un po’ di silenzio. Ripensa al cammino fatto: ciò che sentivi da ragazzo sarà stato meno vero di ciò che senti ora? Se non ti vorrai arrendere a questo non senso della vita, non senso della fatica, dovrai riaccendere i motori, guardare nella nebbia, consultare una BUSSOLA. Ti dirà “di là” – o ti ARRENDERAI? – L’OMG che io voglio fare è ancora quella che dice con chiarezza: “andiamo da quella parte” – Ti guidano alcune parole del Vangelo che sono le stesse dell’inizio “dai via quello che hai”.
*La grande AMICIZIA nell’OMG sarà soprattutto quella nel sentirci perduti. Ciò che riguarda Gesù e il Vangelo non sono poi più dell’omg, ma della Chiesa.
Ecco quindi la tua scelta, al buio, è partita da un amico o da un pezzo di pane a un povero, o da un campo con quella biondina che ti ha colpito.
Non rimarremo sempre alla fase della biondina, o al povero da sfamare (che poi ti ruba) o del modello, Mario, Ugo, Claudio, Gian, Giorgio che poi ti delude…forza mettetevi dentro al bagno solforico dell’ateismo, riducete a ossa e scheletro i nostri modelli uomini, sarete allo spettro dalla paura di un fantasma. È lì che dobbiamo arrivare a questa paura dell’imbroglio fatale e di ascoltare con il cuore chiudendo gli occhi, la voce di Gesù. La dolcezza della Carità; del dare via, del perdono più profondo e abbondante possibile della gratuità (che è la speranza contro ogni prova) sono i segni di quest’attesa…
